mercoledì 15 febbraio 2012

Il giovane Holdem

Un’invasione

Chi è che al giorno d’oggi si può ancora definita neofita del poker? Fatta eccezione per quella gente a cui proprio non interessa nulla del gioco a cinque carte o comunque dell’azzardo, almeno una partita di prova tutti abbiamo imparato a farla. Magari senza scommettere seriamente. Magari seguendo uno dei tanti tutorial che invadono i siti web. E il protagonista è sempre lui. Abusato e riutilizzato. Da semplice comparsa a unico e solo dominatore della scena. Ho provato a dargli un volto a questo Texas Holdem. Come se fosse un essere umano. E mi è subito venuta in mente una di quelle rockstar che hanno bisogno dell’abito di scena. Che si devono truccare gli occhi, e apparire sempre all’altezza. E vanno avanti così fino a quando un giorno scompaiono e si ritrovano nella locanda di una qualche cittadina nascosto. Sepolto da coltri di campagna, senza volerne più sapere di quella superficialità che l’ha condotto fino a lì.


Le memorie del giovane Holdem

Un giorno toccherà anche a lui invecchiare. A malincuore dovremo lasciarlo andare. Non potremo fare nulla perché ciò non accada. Semplicemente ci dovremo rassegnare a quello che deve succedere. Che ci sarà un dopo di lui. Con andatura claudicante ci saluterà, forse ringraziandoci tutti della fama e gloria che gli abbiamo tributato. Magari un Martin Scorsese gli dedicherà un film, ma lui “tarantiniamente” rifiuterà rispettosamente. Poi cosa succederà? Sarà un attimo e in un amen dovremo ricominciare da capo. Però che belli i tempi in cui si poteva giocare a Texas Hold’Em. Oggi per fortuna non è ancora domani. Sotto a chi tocca.

1 commento:

bruno ha detto...

Ciao Neofita,posso chiederti una cosa in privato? ti lascio la mia email: brunopetere159@gmail.com